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La scuola trae origine da oblazioni di benefiche persone le quali risposero all’appello del Comitato Esecutivo e segnatamente dalle munifiche elargizioni offerte dalla nobile vedova Giovanna Bosco Engelfred alla condizione che l’Istituto fosse intitolato al nome del suo defunto genitore Borgnana Picco e che fosse retto dalle Suore Figlie di Carità della S.S. Annunziata di Montanaro.
La costruzione fu iniziata il 2 aprile 1904 su un’area offerta dal Signor Michele Bert, alla predetta condizione che fosse retto dalle Suore.
Progettista dell’edificio fù il Dottor Ingegner Carlo Daviso di Charvensod.
I lavori subirono più volte delle interruzioni a causa delle difficoltà finanziarie e solo con l’aggiunta di nuovi oblatori, i cui nomi sono ricordati dall’Asilo su lapidi marmoree, l’edificio potè essere ultimato.
La Scuola Materna Asilo Infantile Borgnana Picco venne aperta il 12 gennaio 1913 in omaggio al genetliaco si S.M. la Regina Elena di Savoia ed eretto ad ente morale il 22 giugno 1913 con Regio Decreto N. 26905.
La realtà socio-culturale della popolazione, agli inizi dell’attività scolastica, vedeva per quanto riguardava gli uomini, una prevalenza di operai, soprattutto presso gli stabilimenti Fiat, mentre le giovani donne lavoravano nelle fabbriche di calze, di tessuti e nei negozi, mentre le madri erano in maggioranza casalinghe.
Durante la prima guerra mondiale, la Scuola Materna Asilo Infantile Borgnana Picco offrì un valido aiuto alle famiglie dei richiamati alle armi, perché dal maggio del 1915 al novembre del 1918 funzionò senza concedersi vacanze e senza limitazioni di orario, per permettere alle mamme lavoratrici di assentarsi da casa con la serena consapevolezza che i loro bimbi erano assistiti.
Tutti i bambini, figli dei richiamati, furano ammessi gratuitamente e ricevevano la refezione di mezzodì ed altri pasti necessari dal prolungamento dell’orario.
La Scuola Materna Asilo Infantile Borgnana Picco per questa opera umanissima prestata a tante famiglie acquistò una grande stima, che non venne meno neppure nei tempi in cui alla tragedia del conflitto seguirono le difficoltà, i disagi ed i momenti di tensione del dopoguerra.
La scuola materna conservò inalterati anche allora i valori della Patria e della Religione che ne avevano sempre ispirato l’azione educativa.
Nel corso dei decenni successivi, e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, che fortunatamente non causò alla scuola seri danni materiali, l’ambiente socio-economico della zona è sensibilmente cambiato.
Oggi la popolazione è costituita da operai, commercianti, impiegati, professionisti e, da alcuni anni, da extracomunitari.
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